L’elettroterapia consiste nell’applicazione locale di impulsi elettrici alternati (elettrostimolazione) o continui (ionoforesi) al fine di ottenere rispettivamente un effetto terapeutico.
Il principio di funzionamento dell’elettrostimolazione si basa sull’impiego di stimolatori elettrici di diverso tipo che causano la contrazione selettiva di diverse fasce muscolari stimolandone elettricamente il relativo motoneurone. A seconda del tipo di stimolatore (interno, percutaneo, impiantato), del suo posizionamento sul corpo del soggetto e dell’intensità della corrente elettrica è possibile modulare, entro una certa misura, l’attivazione dei muscoli desiderati.
Per ionoforesi (iòno-phòresis = trasporto di ioni) si intende l’introduzione di un farmaco nell’organismo attraverso l’epidermide (somministrazione per via transcutanea), utilizzando una corrente continua (corrente galvanica), prodotta da un apposito generatore. Sostanzialmente si potrebbe definire un’iniezione “senza ago”.
L’elettroterapia può sfruttare la corrente continua o la corrente alternata.
I trattamenti elettroterapici in corrente continua prendono il nome di galvanizzazione e ionoforesi(applicazione di correnti continue di pochi mA/cm2 al fine di veicolare dei farmaci per via cutanea), mentre i trattamenti elettroterapici in corrente alternata si suddividono in:
- corrente alternata a bassa frequenza: utilizzo di correnti diadinamiche, elettrolipolisi e TENS;
- corrente alternata a media frequenza: utilizzo di correnti interferenziali, medie frequenze modulate, correnti di Traebert e treni d’impulsi;
- corrente alternata ad alta frequenza: correnti rettangolari, correnti triangolari, corrente faradica e correnti di Kotz.
Il TENS (acronimo di Transcutaneous Electrical Nerve Stimulator, in italiano “stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi”) è uno strumento che produce scariche elettriche usate per stimolare i nervi attraverso la cute. I TENS vengono utilizzati nella terapia del dolore, ad esempio nella dorsopatia, e ha molti sostenitori.
Le correnti diadinamiche sono formate da onde con impulsi unidirezionali e sempre positivi, queste onde si ottengono modificando la corrente elettrica sinusoidale a bassa frequenza e combinandole e modulandole tra loro. L’elettroterapia con correnti diadinamiche viene fatta tramite due elettrodi con grandezze in base all’area da trattare, in cui viene posizionato l’elettrodo attivo (in corrispondenza del maggior dolore) mentre l’altro elettrodo viene messo nelle vicinanze. Le correnti diadinamiche sono regolate in base alle sensazioni del paziente che segnala la soglia di percezione dello stimolo e della soglia del dolore.